Xilella.
Ne aveva sentito parlare solo ai tg.
Aveva visto la disperazione di chi vedeva anni se non secoli di piante, infettate da questo battere.
Vedeva ma non capiva.
Non coglieva la drammaticità.
In questi giorni però ha sentito scorrere nel sangue il dolore di questa piaga che, da quasi 10 anni, ha colpito le zone che ha visitato.
Ettari di uliveti che sembrano inceneriti.
Scheletri di alberi dai fusti martoriati.
Paesaggi devastati.
E, al loro fianco, il futuro: piccoli arbusti che svettano spavaldi.
Ha parlato con un produttore di olio:
' Vede questo campo?
Gli alberi avevano una cinquantina d'anni, abbiamo tagliato e poi innestato.
Per quelli da questo lato non c'era più nulla da fare, ne abbiamo piantati di nuovi.
E lì, dall'altro lato della strada, nulla: si sono salvati tutti.
A conti fatti abbiamo perso il 30% dei nostri alberi, alcuni avevano più di 100 anni!'
Gli alberi avevano una cinquantina d'anni, abbiamo tagliato e poi innestato.
Per quelli da questo lato non c'era più nulla da fare, ne abbiamo piantati di nuovi.
E lì, dall'altro lato della strada, nulla: si sono salvati tutti.
A conti fatti abbiamo perso il 30% dei nostri alberi, alcuni avevano più di 100 anni!'
E' una guerra che questa zona sta combattendo ancora adesso: io tifo per gli ulivi!!!!!
Io sono stata per una breve vacanza in Puglia tre anni fa, e anche io ho visto i danni di questa terribile malattia. Devastazione impressionante, speriamo riescano a salvare qualcosa.
RispondiEliminaBello in vacanza, eh?
Ben tornata. Mafi