La prima volta l’aveva buttata lì così....
Una seconda e una terza volta l’aveva detto sempre più convinto.
Dalla quarta in poi aveva preso la forma di un vero e proprio tormentone.
‘ Voglio imparare a suonare la chitarra!!!!’
Com’è possibile lasciare inascoltata un’ aspirazione musicale?
Da genitori un filo navigati, abbiamo però imparato a non assecondare alla prima richiesta le ‘voglie’ dei figli.
Preferiamo lasciare passare un po’ di tempo per verificare se la domanda è estemporanea, figlia di una moda passeggera, oppure è una vera esigenza.
In questo caso, Medio, non ha mollato.
Così, mamma, ha recuperato a casa dei nonni la chitarra, che lei ha cercato di strimpellare per un paio di anni, e contattato chi potrà insegnare al figlio i primi rudimenti.
La prima impressione è stata molto positiva; l’insegnante ha voluto fare due chiacchiere con il suonatore e gli ha guardato le mani, per vedere se non fossero troppo piccole ( non c’è problema: sono due badili! ).
Verrà lui a casa nostra; le prime lezioni saranno semplicemente un avvicinamento allo strumento – no solfeggio, no lettura della musica...- in modo didatticamente divertente; il corso potrà essere sospeso in qualunque momento, se ci si accorge che per il bambino la chitarra diventa una tortura e non un piacere.
‘ La musica deve essere gioia’ ha concluso il maestro.
Il ragazzo è contento ed emozionato.
E dopo il piffero...ops! flauto dolce, la banda di casa si amplia.
Manca Junior..... alla batteria?!?!
Fai il quarto figlio e rilanci i Beatles! Scusami la battuta facile eh! ;))))
RispondiEliminaQui stanno seguendo un corso propedeutico ogni giovedì pomeriggio... e quelli delle elementari in settimana hanno lettura, solfeggio e il benedetto flauto. Per ora piace molto.