Pater: “ Impe, ho preso la tua macchina
Ti volevo dire che....”
Impe: “ Sì, immagino già cosa mi vorrai dire:
‘Non è possibile che l’ammiraglia di casa sia tratta peggio di una discarica.’
Te l’ho già detto il dieci lingue: i ragazzi fanno spesso merenda in macchina!”
P: “ Si, ma...”
I: “ ‘Ma’ cosa?! anche se ci sono quattro cartacce e un po’ di briciole che problema vuoi che sia!!”
P: “ Veramente...”
I: “ Sì...sono un po’ più di quattro...e poi ci sono anche i bricchini di succo...
Però siamo sempre di corsa: prendi qua, porta là....pure stracarichi di zaini e borse!!
Non è un peccato mortale se, ogni tanto, non mi ricordo di buttare nella spazzatura il pattume !!
....veramente non mi ricordo praticamente mai....
Però è tutta roba che non puzza e non marcisce.
Non come quella volta che mi era scappata via una pera e l’hai trovata imbalsamata dopo non so quanto tempo, sotto il sedile del passeggero.
Qui si parla di biscottini, pizzette....vabbè c’è anche del cioccolato ogni tanto. Però adesso fa freddo e non si squaglia più...tranne se Medio se lo caccia nella tasca di pantaloni....”
P: “ Posso parlare?”
I: “ Si, scusa...”
P. “ Volevo solo dirti che ti ho fatto il pieno...”
I: “ Ah!.........
.........Grazie.......”
P: “ Prego.
Adesso però vado, ho della spazzatura che mi aspetta!”
Imparare a tacere, no eh?!?!?!
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