Ieri i ragazzi sono stati a casa da scuola, perché Qui era festa patronale.
Anche mamma ha bigiato il lavoro ed è stata con loro tutto il santo giorno.
Prima della mezza si era chiesta almeno un centinaio di volte chi glielo avesse fatto fare.
La parola ‘mamma’ era stata pronunciata almeno un fottilione di volte.
Senior: “ Mamma, mi aiuti a finire questo esercizio di francese?”
Medio: “ Mamma, mi controlli se il problema è giusto?”
Junior: “ Mamma, ma tu pesi più o meno di un quintale? Ma quant’è un quintale, mamma?”
S: “ Mamma, ma per fare i contorni del Piemonte sulla carta lucida, è meglio la matita F, la HB o la 2H?”
M: “ Mamma, ma di che colore devo fare gli angoli concavi e convessi, secondo te?”
J: “ Mamma, ti devo dire una cosa mamma......però mi sa che me la sono dimenticata, mamma...”
S: “ Mamma!! Mamma!! Ho bisogno di un consiglio!!
Mamma!!
Ma perché ti nascondi in lavanderia, mamma...”
Impe: “ No...non mi sto nascondendo. E’ che ho bisogno di far riposare un attimo le orecchie, vi prego!”
J: “ Ma mamma, le orecchie non si possono riposare!
Non possono chiudersi, come gli occhi!”
I: “ Prova a far silenzio.......... Vedi le orecchie si riposano così.”
J: “ Ma allora si riposano tutta notte! Adesso possono anche lavorare!!
Allora mamma, ascoltami che mi sono ricordato cosa ti dovevo dire......”
S: “ No, mamma! Prima devi ascoltare me!!”
M. “ Mamma!! Cosa prepari per pranzo!! Io ho fame!!!”
J: “ Uffa mamma!! C’ero prima io!!”
Benedetti siano la scuola e il lavoro!!
La scuola, il lavoro e la notte! :)))
RispondiElimina...e quando torna il silenzio le orecchie fischiano per la troppa pace ^___^
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