martedì 15 gennaio 2019

L'esiliato

Quando il Mino, a settembre, iniziava a muovere i primi passi, i suoi fratello lo avevano apostrofato con un: " Cammini come il nonno T!" ( papà di mamma Impe ).

Nonno T è un omone che sfiora il metro e novanta, 46 e 1/2 di piede e una stazza notevole.

Da qualche anno le sue ginocchia hanno però iniziato a tradirlo.

Tac, risonanze, fisioterapia, ciclette, pesi, punture di acido ialuronico......ma niente.

L'andatura dondolante era diventata il suo marchio di fabbrica.

Assieme al dolore, alla fatica a camminare, all'impossibilità di godere del suo sport preferito: lo sci!

Dopo aver sentito  uno, due, tre, quattro pareri di esperti si è deciso: ricostruzione di entrambe le ginocchia.

Una alla volta, però....una settimana fa il primo.

Interventino piuttosto doloroso, post anche di più!

Resoconto dell'esperienza in sala operatoria: " Mentre mi operavano ero sveglio: sembrava di essere in un'officina!! Picchia, taglia, sega....." 

Da sabato è a casa.

Costretto a casa

Lui, obbligato a stare lontano dal suo lavoro.

Praticamente una punizione.

Un esilio!

La chiama e chiede: " Lì come va?!?!"

" Tranquillo capo, qui procede tutto regolare" gli risponde.

" Per qualunque cosa chiama!"

" Stai buono lì  e concentrati sulla tua fisioterapia"

" Sì, sì ma tu chiama...spesso!"

Intanto in ufficio si fanno scommesse su quanto resisterà lontano: lei gli dà un paio di settimane, poi giassà che dovrà fargli da taxi fino a completa guarigione.

.....e poi toccherà all'altra gamba!



2 commenti:

  1. Si vede che lo sci gli piace proprio tanto!!!

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    1. Tanto piace a lui quanto lo ha fatto andare in odio a me e a mia sorella quanto eravamo piccole. E' un invasato!

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