Il volto bello dei social

Quando, qualche settimana fa, a Junior era stata rubata la bici, lei aveva messo un post su facebook nel gruppo del paese.

Aveva pubblicata la foto della bici e una richiesta: " Questa sera è stata rubata in paese, a mio figlio, questa bicicletta. Se qualcuno la dovesse trovare può cortesemente avvisarmi, grazie."

Era un tentativo doveroso, che andava fatto.

Naturalmente solo commenti di sdegno per il fatto, tanta solidarietà ma nessuna segnalazione.

Fino a venerdì, quando una persona, che non conosce, le manda un messaggio in privato su messenger con una foto: ' fuori da casa mia è stata abbandonata questa bici, probabilmente rubata. Mi sono ricordato della tua segnalazione: è quella di tuo figlio?'

Colore uguale, ma telaio diverso.

No, non è la bici di Junior, mannaggia!

Lei ringrazia per la gentilezza ma, purtroppo no, non è lei!

Il segnalatore allora mette un post sul gruppo in cui chiede se qualcuno la riconosce.

E qui si scatena uno tzunami di messaggi, telefonate, ricontatti: ' Impe! E' stata trovata  la bici'  ' Hei, vai su facebook, un signore ha trovato la bici di Junior'. 

Gente che non sente e vede da mila mila anni l'ha contattata nei modi più disparati.

Si è sentita avvolta da una cascata di interesse buono, autentico.

Il volto bello dei social!